- Questo evento è passato.
Mistero Buffo a Tortona (AL)
13 Settembre 2023 @ 21:00 - 23:30

Il Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, interpretato da Mario Pirovano, sbarca a Tortona, Alessandria, mercoledì 13 Settembre 2023, alle ore 21:15, nella meravigliosa cornice del Chiostro dell’Annunziata.
PRESENTAZIONE MISTERO BUFFO
Per anni Dario Fo ha condotto ricerche sulla cultura popolare indagando su testi in lingua volgare, in latino ed in lingue neolatine. Li ha tradotti, riscritti, riadattati fino a dar loro una chiave teatrale, sotto forma di giullarate.
I giullari recitavano nei mercati, nelle piazze, nei cortili e qualche volta addirittura dentro le chiese. E di giullarate è composto “Mistero Buffo”, lo spettacolo più famoso di Dario Fo, sulle radici del teatro popolare, quello dei giullari, della commedia dell’arte e dei misteri.
Il termine “mistero” è usato già nel II°, III° secolo dopo Cristo per indicare una rappresentazione sacra. Un mistero buffo è dunque uno spettacolo grottesco, una rappresentazione che nasce dal popolo, un mezzo di espressione popolare ma anche di provocazione e di agitazione delle idee.
Il “Mistero Buffo” di Dario Fo è stato riproposto dal ’69 ad oggi in oltre 5.000 allestimenti in Italia e all’estero e viene ormai considerato un ‘classico’ del Novecento.
Numerose sono le giullarate che compongono il”Mistero Buffo”: “Le Nozze di Cana”, “La Resurrezione di Lazzaro”, “Dedalo e Icaro”, “Caino e Abele”, “Il Grammelot di Scapino”, “Il Grammelot dell’Avvocato Inglese”, “La fame dello Zanni”, “Bonifacio VIII”, “La nascita del villano”, “Il cieco e lo storpio”, “Il matto e la morte”, “Rosa fresca aulentissima”, “La strage degli innocenti”, “Il primo miracolo di Gesù Bambino” “Maria alla Croce” (con Franca Rame) ed altre ancora.
La lingua in cui vengono recitate è un particolare insieme di dialetti delle regioni settentrionali e centrali dell’Italia, una lingua sempre perfettamente comprensibile grazie alla forza della gestualità che accompagna la narrazione. Si tratta di un monologo senza scenario, senza musica, senza costumi, che sollecita l’immaginazione e la partecipazione degli spettatori al punto da rendere quasi visibile, sulla scena, una molteplicità di personaggi, di oggetti e di luoghi.

